Studio fisioterapico Equilibrium: La Fisioterapia a Torino – La Spalla

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Studio fisioterapico Equilibrium: la fisioterapia a Torino

Spalla: meglio evitare le maniere forti

(articolo di Michele Beltritti Fisioterapista in Torino e Dott. in Scienze motorie)

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Spesso davanti ad un dolore alla spalla che non passa con l’assunzione di farmaci, molti medici propongono di effettuare un ciclo di onde d’urto. Questo tipo di terapia fisica sfrutta le stesse onde con cui si frammentano i calcoli renali, le quali possono sgretolare alcune calcificazioni che rendono doloroso il movimento e stimolare i tessuti dell’articolazione a ripararsi.

I vantaggi di questo metodo in Fisioterapia, tra l’altro piuttosto doloroso, sono stati messi in dubbio da alcune ricerche, secondo le quali, in questi casi la fisioterapia ottiene migliori risultati.

La fisioterapia a Torino e la spalla

Un gruppo di ricercatori norvegesi ha messo a confronto le due tipologie di approcci terapeutici su un centinaio di pazienti con un dolore alla spalla che durava da almeno tre mesi con una diagnosi di conflitto sub acromiale (la vecchia periartrite per intenderci). Il dolore deriva dal fatto che si restringe lo spazio compreso tra l’acromion, un’estroflessione della scapola che si articola con la clavicola sopra al pettorale, e la testa dell’omero, l’osso della parte superiore del braccio. Le cause di questo restringimento possono essere molteplici, una particolare conformazione presente dalla nascita, un’artrosi, un trauma, ma il risultato finale non cambia: il tendine che ci passa in mezzo si schiaccia e fa male. Lo stesso può capitare quando è il tendine stesso ad inspessirsi perché infiammato, per esempio perché sfrega ripetutamente contro le ossa circostanti, come accade con sforzi ripetuti. È infatti una condizione molto frequente in certe categorie professionali, che fanno sforzi con le braccia alzate (over head) come gli imbianchini o gli addetti alle imprese di pulizia, ma anche negli sportivi che fanno sforzi col braccio dall’indietro all’avanti come i lanciatori, i pallavolisti ecc.

La spalla e i suoi problemi

Nello studio svolto all’università di Oslo sono stati divisi i pazienti in due gruppi e sono stati sottoposti a due tipi ti trattamento differente. Al primo gruppo è stato effettuato un trattamento settimanale con onde d’urto radiali, così dette perché si irraggiano più in superficie rispetto ad un altro tipo di onde, dette focalizzate, che vanno più in profondità. Queste applicazioni sulla spalla dolente sono proseguite per un mese e mezzo. L’altra metà dei pazienti ha invece ricevuto un diverso tipo di intervento: due sessioni settimanali di fisioterapia, della durata di 45 minuti l’una, proseguite per un periodo variabile ma che in alcuni casi si è prolungato fino a tre mesi.

Fisioterapia a Torino: la corretta informazione

Per non rischiare di influenzare i risultati, l’esito dei differenti trattamenti è affidato ad un gruppo di medici che non sapevano a quale tipo di cura il malato che stavano visitando fosse stato sottoposto: a loro è stato solamente chiesto di valutare l’entità del dolore residuo del paziente e le limitazioni che ancora il disturbo poneva alle sue normali attività quotidiane. Il giudizio finale è stato decisamente a favore della fisioterapia: dopo 6, 12 e 18 settimane dalla fine della cura, il miglioramento è stato più evidente nel gruppo assegnato alla terapia fisioterapica e ha riguardato anche una maggior percentuale di persone. Molti di coloro che erano stati assegnati alle onde d’urto, inoltre, hanno dovuto ripetere il trattamento.

Studio fisioterapico Equilibrium

Con questo piccolo report non voglio dire che nei pazienti con conflitto sub acromiale un tipo di cura escluda l’altra, sono tutte armi efficaci a disposizione del medico e del fisioterapista, che nei singoli casi potranno optare per l’una o per l’altra soluzione, ma come si è visto dallo studio il fatto di essere accompagnato alla guarigione con un lavoro attivo ha maggiori risultati. A volte le onde d’urto sono utili in una prima fase in cui il dolore è così forte che non si riescono a fare né delle manipolazioni né degli esercizi attivi; altre volte possono subentrare per potenziare l’effetto della fisioterapia utilizzandole entrambe contemporaneamente.

La cura della spalla in fisioterapia.

Beltritti Michele
Dott.  In Scienze Motorie e fisioterapista in Torino

Studio fisioterapico Equilibrium: la fisioterapia a Torino

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