“A volte passare direttamente dal chirurgo potrebbe non essere la soluzione 
migliore”
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In una mattinata di pioggia torinese, passa a trovarmi in studio una simpatica sessantenne, si chiama Ernesta.
Dopo i soliti convenevoli e un rammarico per la morte dello scrittore Philip Roth, da me condivisa, mi racconta il motivo del nostro incontro: il suo dannato ginocchio sinistro! Pare abbia iniziato ad avvertire male al ginocchio 2 anni prima.
Gli esami diagnostici rilevano un’artrosi in quell’area e gli specialisti optano per una protesizzazione del distretto.
Nonostante ciò, la signora continua ad avvertire il medesimo disturbo. Le sue parole di sconforto suonano nella mia testa come uno schiaffo: “ho un ginocchio nuovo com’è possibile che abbia ancora male?” E continua dicendomi che non ha avuto alcun rigetto e che l’intervento è andato benissimo e così avanti a un passo dal baratro della sfiducia. Ironicamente la incalzo:
“Chissà Coleman Silk (tornando a Roth)” come l’avrebbe preso un guaio del genere al ginocchio. Ride. Si può iniziare con la fisioterapia.
Fisioterapia a Torino – Rieducazione Posturale
I test eseguiti mostrano una disfunzione di movimento dell’anca unita a restrizioni di movimento in altre aeree.
Le dico che la responsabilità di quel ginocchio è interamente dell’anca. Non la prende affatto bene:” Quindi devo fare una protesi all’anca adesso”? La tranquillizzo dicendole che ho finito le protesi d’anca. Si ride ancora… mi autorizza a manipolarla. Dopo 2 sedute Ernesta si dimentica del male al ginocchio e mi parla di quanto le piacerebbe tornare a fare trekking su queste belle montagne a un passo da casa. Un’ottima idea per testare il “ginocchio”!
A volte passare direttamente dal chirurgo potrebbe non essere la soluzione migliore.